Indipendentemente da come lo si voglia posizionare, un tablet, un netbook, o semplicemente un nuovo media che sta tra il Desktop e il … Divano, l’iPad puo’ avere finezze e difetti, ma un merito lo ha, e tutto, di farmi riscoprire la lettura di Notizie e Riviste che “per colpa di” (anche se dal mio punto di vista e’ piu’ un “grazie a”) Internet avevo abbandonato a favore di un blog letto al volo ogni tanto, una home page di qualche Quotidiano online aperta velocemente e magari randomiche notizie cercate qua e la’ su siti vari.

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TV, GIORNALE, METEO, NOTIZIE TUTTE INSIEME DAL DIVANO – Invece ora posso tornare alla versione stampata di Time Magazine, letto forse 2 o 3 volte negli ultimi anni, ma sempre interessante, che con un veloce download e’ subito tra le mia mani. E poiche’ tutte le ricerche di mercato riportano come oggi la fruizione dei media stia cambiando e non da meno voglio uscire dal panel, “contemporaneamente” leggo l’iPad e guardo la televisione, mando una mail e guardo le statistiche di Analytics, per poi passare l’iPad a nipoti desiderosi di giocare al nuovo episodio di High School, ovviamete scaricabile direttamente dall’interno del gioco.

Un mix di media che ora si avvicina maggiormente alle mie esigenze. Le applicazioni dei quotidiani, dal Corriere a Time Magazine, dai Comics della Disney (da quanto non provate a leggere un Topolino? Ora potete farlo (ri)scoprire ai vostri figli con un semplice click) ai Marvel, da Bloomberg al Meteo, Comingsoon per i film, MacUser UK, riviste per Photoshop, visite virtuali a Musei di ogni dove (con guida vocale inclusa) e corsi veri e propri sono la risposta ad una fruizione discontinua e veloce che oramai mi perseguitava da anni e che le pagine cartacee non riuscivano piu’ a soddisfare per la semplice difficolta’ di … averle e poterle leggere in qualsiasi momento, e per la poca voglia di voler leggere un’intera edizione quando l’interesse era solo per pochi articoli.

Ora serve solo che il mix divenga popolare e che gli editori sappiano creare una nuova modalita’ di consultazione redditizia per loro e per i lettori (insomma, che non sia un cavalcare una moda).

PAY-PER-READ E ADVERTISING INTERATTIVO – Mi piacerebbe pagare anche solo i singoli articoli, magari centesimi, per evitare di leggere di notizie che non vorrei mai avere; se devo interagire con le pubblicita’, che non sia un layer sovrapposto alla prima pagina del quotidiano in attesa di un caricamento, o un Ads sullo stile di Youtube che si sovrappone fastidiosamente su quello che sto facendo, ma voglio poter accedere allo spot di una Lavatrice, guardarne le caratteristiche, trovare dove e’ venduta e magari ricevere in modalita’ push o via email altre informazioni.

Cosi’ come il media mix sta cambiando, anche la pubblicita’ dovrebbe farlo. Dopotutto stiamo usando device collegati alla rete (quasi) sempre; gli inserzionisti possono fare Marketing, Branding ma anche Infocommerce, dare un valore al marchio con uno spot appassionante, ma anche dare informazioni pratiche e collegarti ai siti di competenza, dare listini, piani tariffari, presentazioni, tutto partendo da uno spot digitale che, da fermo e statico di una volta, ora interagisce con te e ti chiede di “Girare il tuo iPad” per vederlo in azione. Entusiasmante.