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Categoria: Mistero

Quante domande senza risposta …

Meet the Marara, the Alien Handheld

Durante un incontro alieno viene mostrata la “Marara”.

La Marara (o Marana) è un palmare del peso di almeno un terzo più leggero dei nostri cellulari comuni ma di dimensioni poco più larghe paragonabile circa un iPad Mini e dotato di una piccola antenna lungo il lato corto del device. Lo strumento viene usato per qualsiasi attività che riguarda se stessi e viene portato da chiunque come noi con gli smartphone.

Durante l’incontro fu mostrato uno specchio tascabile (preso da una borsa di una signora presente alla scena) e mostrandone lo scopo ai due alieni presenti, l’interlocutore donna alieno rispose invece di usare la “Marara” (o Marana) (“Noi usiamo la marara invece…”) che estrasse subito e ne mostrò l’uso passandolo sopra il proprio braccio il quale nello schermo del device apparse completamente come sottoposto in tempo reale a una radiografia ma molto più dettaglia e ben definita, vedendosi anche i flussi sanguigni (se si trattava di sangue non si sa), la struttura dell’esoscheletro e altri parti del braccio.

Non solo, nell’inquadratura dello schermo ovviamente comparivano anche elementi dell’ambiente intorno in quanto il braccio e/o la mano non potevano occupare l’intero schermo durante la dimostrazione, e anche gli oggetti nell’inquadratura apparivano diversi da come erano in realtà, con colori diversi, bordi più evidenti ma l’interno dell’oggetto era assente come se fosse trasparente o non mostrato, tanto da vedere oltre ogni oggetto come un enorme wireframe di oggetti (ma la profondità sembrava poter essere controllata liberamente dal device).

la MARARA

L’immagine è stata realizzata come linea guida. Il device originale è più piccolo e il bordo nero praticamente è assente. Lo spessore non è comunque indifferente, almeno mezzo centimetro e sul lato più corto del device c’è una piccola antenna nera pieghevole nella direzione voluta, ma non sappiamo a che cosa possa servire, non sapendo se il device funziona anche da cellulare.

Il modo con cui l’interlocutrice aliena maneggiava la Marara era talmente naturale da far pensare che tale strumento fosse un prodotto di mass market e da parecchio tempo a loro disposizione (nel senso non posso immaginare mia madre utilizzare così bene un device tecnologico). Inoltre la reazione alla nostra domanda “Anche voi usate lo specchio per vedervi?” “No, noi usiamo la Marara” è stata immediata come se lo specchio fosse comunque ben noto e comune anche da loro ma la Marara ancora di più.

Durante l’incontro è stato chiaramente udito il termine “Marara” ma qualcuno sostiene di avere sentito dire “Marana”, per questo al momento è indicata una variante al termine Marara.

Incontro del 1/5/2023

Stanton T. Friedman

Betty Hill è una persona che ha rivendicato di avere un incontro con gli Ufo nel 1961 insieme al marito Barney Hill. Secondo la loro storia, durante un viaggio in auto nel New Hampshire, hanno visto un oggetto volante non identificato e successivamente hanno avuto un presunto rapimento da parte degli Ufo. Betty e Barney hanno descritto dettagliatamente la loro esperienza durante le sedute di ipnosi condotte da uno psicologo di nome Benjamin Simon nel dicembre del 1964.

Durante le sedute di ipnosi, Betty ha descritto dettagli come la mappa stellare che sarebbe stata ottenuta dal pilota dell’Ufo e la sua descrizione degli extraterrestri che avrebbe incontrato. La storia di Betty e Barney Hill è considerata una delle prime storie di rapimento da parte degli Ufo e ha ispirato molte altre storie simili e ha aiutato a diffondere la teoria della presenza extraterrestre sulla Terra.

UFO over LA

Gli elementi chiave dell’ipnosi a Betty Hill includono:

  1. L’incontro con gli Ufo: Betty e Barney Hill hanno dichiarato di avere un incontro con un oggetto volante non identificato durante un viaggio in auto nel New Hampshire nel 1961.
  2. Rapimento da parte degli Ufo: Durante l’incontro, gli Hill hanno dichiarato di essere stati rapiti dagli extraterrestri e di avere esperienze indimenticabili e disturbanti.
  3. Sedute di ipnosi: Nel dicembre del 1964, Betty e Barney hanno partecipato a sedute di ipnosi condotte da uno psicologo di nome Benjamin Simon per aiutare a risolvere i loro ricordi disturbanti dell’incontro con gli Ufo.
  4. Descrizione degli extraterrestri: Durante le sedute di ipnosi, Betty ha descritto dettagliatamente gli extraterrestri che avrebbe incontrato, incluso l’aspetto fisico e i movimenti.
  5. Mappa stellare: Betty ha descritto una mappa stellare che sarebbe stata ottenuta dal pilota dell’Ufo che avrebbe incontrato. Questa mappa stellare è diventata una parte importante delle teorie sull’origine extraterrestre degli Ufo descritti da Betty Hill.

Questi elementi sono stati la base per molte teorie sulla presenza extraterrestre sulla Terra e hanno ispirato molte altre storie simili.

Gli elementi chiave della mappa stellare descritta da Betty Hill durante la seduta di ipnosi includono:

  1. Sistema stellare Zeta Reticuli: Betty ha descritto un sistema stellare con due stelle chiamate Zeta Reticuli come origine degli extraterrestri che avrebbe incontrato.
  2. Configurazione delle stelle: La mappa descritta da Betty mostrava la posizione e la configurazione delle stelle nel sistema stellare Zeta Reticuli.
  3. Connessione tra le stelle: Betty ha descritto una connessione tra le due stelle Zeta Reticuli che sarebbe stata usata per il viaggio interstellare degli extraterrestri.

Questi elementi sono stati usati per sostenere l’idea che gli extraterrestri descritti da Betty provenissero dal sistema stellare Zeta Reticuli.

La prima seduta di ipnosi di Betty Hill è stata effettuata nel dicembre del 1964 da parte del dottor Benjamin Simon. La seduta è stata condotta da uno psicologo di nome Benjamin Simon per aiutare Betty e il marito Barney a risolvere i ricordi disturbanti che avevano riguardante un presunto incontro con gli Ufo durante un viaggio nel 1961.

Zeta Reticuli era già nota durante l’esistenza di Betty Hill. Questa coppia di stelle è stata identificata come un sistema binario nel 1962 dall’astronomo Marjorie Fish, prima delle sedute di ipnosi a cui ha partecipato Betty Hill. Zeta Reticuli è stata anche oggetto di speculazioni e teorie sulla vita extraterrestre e sul fenomeno Ufo. Pertanto, era una stella ben nota e discusso durante l’esistenza di Betty Hill. Tuttavia, la correlazione tra la mappa stellare descritta da Betty Hill durante le sedute di ipnosi e Zeta Reticuli non è considerata una prova definitiva per l’esistenza degli Ufo o per l’origine extraterrestre degli Ufo descritti da Betty Hill.

Nel suo libro “Flying Saucers and Science”, Stanton T. Friedman menziona il caso di Betty Hill e la mappa stellare ottenuta durante una seduta di ipnosi. Friedman afferma che la mappa stellare è un elemento interessante del caso di rapimento di Betty Hill e che dovrebbe essere preso in considerazione come parte della prova per l’esistenza degli Ufo. Tuttavia, Friedman sottolinea anche che le informazioni ottenute durante le sedute di ipnosi sono soggette a influenze esterne e non possono essere considerate prove definitive per l’esistenza degli Ufo. Friedman sostiene che l’indagine sui rapporti di rapimento da parte di Ufo dovrebbe essere condotta in maniera obiettiva e che tutte le prove, comprese quelle ottenute durante le sedute di ipnosi, dovrebbero essere valutate criticamente. In generale, Friedman sostiene che la scienza dovrebbe essere aperta a tutte le possibilità e che dovrebbe indagare a fondo il fenomeno Ufo per comprenderne l’impatto sulla società.

La stella Zeta Reticuli è stata riconosciuta nella mappa stellare descritta da Betty Hill grazie all’analisi delle posizioni relative delle stelle e delle loro configurazioni. Queste informazioni sono state confrontate con le mappe stellari esistenti e sono state trovate delle somiglianze con il sistema stellare Zeta Reticuli.

Stanton T. Friedman era un fisico nucleare e ufologo statunitense. Era noto per le sue ricerche sugli avvistamenti di Ufo e per la sua convinzione che alcuni di questi avvistamenti potessero essere dovuti a veicoli extraterrestri. Friedman ha pubblicato diversi libri sul tema degli Ufo e ha partecipato a molte conferenze e dibattiti riguardanti la questione degli Ufo e dell’esistenza degli extraterrestri. Era considerato un pioniere della ricerca ufologica e ha influenzato molte generazioni di ricercatori e appassionati di questo campo di studio.

Nel 2012 ebbi modo di parlare con il Sig. Friedman riguardo alle dichiarazioni che l’astronauta dell’Apollo 14 Edgar Mitchell diede durante una intervista rilasciata in Italia riguardante gli eventi di Roswell.

Edgar Mitchell, astronauta americano e sesto uomo a camminare sulla Luna, ha fatto diverse dichiarazioni riguardo all’incidente di Roswell, un presunto avvistamento di Ufo che si è verificato nel 1947 a Roswell, nel Nuovo Messico. Mitchell ha affermato di avere informazioni privilegiate che suggeriscono che l’incidente di Roswell fosse effettivamente un Ufo schiantato e che le autorità statunitensi stessero nascondendo questa informazione al pubblico.

Mitchell ha inoltre affermato che molte altre nazioni, tra cui la Russia e il Regno Unito, hanno registrato avvistamenti di Ufo e che questi avvistamenti erano stati tenuti segreti dalle autorità.

Area 51 immaginata dai bambini

Grazie ai libri di Friedman ho passato parecchio tempo a leggere sui temi degli Alieni, della scienza interspaziale e delle attività dei governi su questo tema, sempre descritti in modo scientifico e documentato. Al suo ricordo dedico quindi questo articolo come ringraziamento.

Secondo Stanton T. Friedman, l’elemento chimico utilizzato nella propulsione aliena è un composto di deuterio (Anno 2016, Durham NH USA), un isotopo dell’idrogeno pesante. Friedman ha sostenuto che i dischi volanti utilizzano la propulsione magneto-idrodinamica, che sfrutta un riscaldatore di deuterio per generare un campo elettromagnetico. Il campo elettromagnetico viene poi usato per generare una spinta propulsiva che consente all’oggetto di muoversi. Friedman ha sostenuto che questo metodo di propulsione è altamente efficiente e può spiegare le velocità e i movimenti imprevedibili dei dischi volanti. Il deuterio è stato ampiamente discusso anche nel libro di Emilio Del Giudice, “Cold Fusion and the Future of Energy”, in cui l’autore esamina le possibili applicazioni della fusione fredda per la produzione di energia. Il deuterio è uno degli elementi chiave utilizzati nella fusione fredda, insieme a tritio, un isotopo dell’idrogeno pesante. Del Giudice discute in dettaglio come questi elementi chimici possono essere utilizzati per generare energia in maniera sicura ed efficiente. Inoltre, esamina le implicazioni della fusione fredda sull’ambiente, sulla salute pubblica e sull’economia globale.

Stanton T. Friedman ha scritto inoltre diversi libri sugli Ufo e sulle questioni correlate, e il Majestic 12, il nome in codice di un’organizzazione segreta statunitense costituitasi nel 1947 per ordine del presidente Harry Truman. Lo scopo di questa organizzazione sarebbe stato l’investigazione sulle attività degli UFO, concretizzatasi con l’incidente del luglio 1947, durante il quale uno di essi sarebbe precipitato a Roswell. Stanton T. Friedman in diversi libri, tra cui “Top Secret/Majic: Operation Majestic-12 and the United States Government’s UFO Cover-Up” — che è stato aggiornato con nuove prove di una copertura governativa di 50 anni –, ha condotto una ricerca di ventuno anni per scoprire la verità sulla misteriosa Operation Majestic 12, un team di investigazione sugli UFO segreto del presidente Truman.

Friedman ha scritto su questo argomento in diversi libri, tra cui “Flying Saucers and Science: A Scientific Study of the Evidence Relating to UFO Reports”, “Top Secret/Majic: Operation Majestic-12 and the United States Government’s UFO Cover-Up” e “Science Was Wrong: Startling Truths About Cattle Mutilations, Aliens, and Ufos”. In questi libri, Friedman esplora le teorie sull’esistenza del Majestic 12 e la sua presunta attività nel nascondere la verità sugli Ufo e sugli extraterrestri.

Stanton T. Friedman ha scritto molto sulla Area 51, un’installazione militare segreta situata nel deserto del Nevada, Stati Uniti d’America. Secondo Friedman, l’Area 51 sarebbe stata utilizzata dal governo degli Stati Uniti per nascondere e studiare la tecnologia degli Ufo e degli extraterrestri.

Friedman sostiene che l’Area 51 sarebbe stata una base di ricerca e sviluppo top secret per la tecnologia avanzata degli Ufo, che sarebbe stata acquisita dal governo statunitense da extraterrestri e che sarebbe stata tenuta segreta per proteggere la sicurezza nazionale e evitare il panico tra la popolazione. Sostiene inoltre che l’Area 51 sarebbe il luogo in cui sarebbero custoditi resti di astronavi e cadaveri di extraterrestri, recuperati dopo l’incidente di Roswell del 1947. Egli sostiene inoltre che alcune tecnologie moderne come il transistor e gli effetti speciali sarebbero stati sviluppati in seguito allo studio di tecnologia aliena, e che l’Area 51 sarebbe inoltre il luogo in cui sarebbero custoditi ancora oggi i corpi degli alieni trovati a Roswell.

Secondo il rapporto pubblico declassificato del Pentagono del 25 giugno 2021, su oltre 350 segnalazioni di fenomeni aerei non identificati (Uap), circa l’80% è stato classificato come “altro” (other), all’interno dei quali si trovano oggetti fisici reali con capacità tecnologiche di volo non convenzionali [1]. Questi casi, insieme a quelli non risolti, sarebbero la percentuale di avvistamenti classificati come “ufo” secondo Friedman.

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Thomas e la Fortuna Maledetta

Era una giornata grigia e piovosa del 1290 e un omicidio era stato commesso nel bosco vicino a Londra. Gli abitanti del villaggio erano terrorizzati e non osavano avventurarsi nella foresta per paura di incontrare il killer ancora in libertà.

La notizia del delitto si diffuse rapidamente e presto un gruppo di cacciatori esperti fu inviato per indagare. Ma quando arrivarono al luogo del crimine, si resero conto che non era come avevano immaginato. C’erano segni di attività paranormale e strane presenze nei dintorni.

Bosco nei dintorni di Londra

Uno dei cacciatori, un uomo, era chiamato Thomas. Thomas era alto e robusto con una barba scura e folta. Aveva occhi marroni penetranti e un sorriso accattivante che poteva ammorbidire anche il cuore più duro. Era un cacciatore esperto e abile, che conosceva il bosco come le sue tasche. Era un uomo di poche parole, ma quando parlava, la sua voce era forte e autoritaria. Era rispettato da tutti i suoi compagni cacciatori e amato da tutti quelli che lo conoscevano.

Thomas si avvicinò al corpo e notò che l’uomo assassinato aveva un sorriso sulle labbra. Improvvisamente, il corpo si alzò in piedi e cominciò a parlare con una voce stridula: “Non preoccupatevi, sono solo un fantasma condannato a vagare per sempre in questo bosco”.

I cacciatori erano scioccati e terrorizzati, ma non potevano resistere al desiderio di sapere cosa fosse successo. Il fantasma spiegò loro che era stato ucciso per aver scoperto un antico tesoro nascosto nel bosco e che l’assassino era ancora in libertà.

Ma c’era un problema: il fantasma era condannato a vagare per sempre a causa della maledizione che proteggeva il tesoro. Così, chiese ai cacciatori di aiutarlo a risolvere il mistero e a catturare il killer, promettendo loro la metà del tesoro in cambio.

I cacciatori accettarono l’offerta e, insieme al fantasma, iniziarono a indagare sull’omicidio.

Le avventure dei cacciatori durante l’indagine dell’omicidio furono piene di colpi di scena e situazioni comiche. Quando arrivarono nel bosco, decisi a scoprire la verità sull’omicidio, le cose non andavano come previsto.

La prima notte nel bosco, uno dei cacciatori, un uomo conosciuto per la sua goffaggine, inciampò in una radice e si ritrovò a volare in aria, atterrando dritto in un fiume gelido. Gli altri cacciatori erano sconvolti, ma dovettero reprimere le risate quando videro che l’uomo aveva perso tutti i suoi vestiti e stava indossando solo un cappello.

In un’altra occasione, i cacciatori stavano seguendo le tracce di un possibile sospetto quando si ritrovarono circondati da un branco di maiali selvatici. Con grande coraggio e agilità, i cacciatori corsero per salvarsi, ma non poterono fare a meno di ridere quando uno di loro inciampò in una pietra e volò in aria come un aquilone, atterrando dritto in un mucchio di letame.

Ma nonostante le situazioni comiche, i cacciatori erano determinati a scoprire la verità sull’omicidio. Attraverso un’attenta investigazione e molte peripezie, alla fine scoprirono che l’assassino era una persona che nessuno avrebbe mai sospettato.

Con questa scoperta, la misteriosa vicenda fu finalmente risolta. Il fantasma mantenne la sua promessa e condivise il tesoro con i cacciatori, ma li avvertì che avrebbero dovuto stare lontani dal bosco per sempre se non volevano incontrare la maledizione che lo aveva condannato a un’eterna solitudine.

E così, i cacciatori lasciarono il bosco con un sacco pieno d’oro e una storia da raccontare per tutta la vita, ma presto scoprirono che il tesoro era maledetto. Ovunque andassero, portavano con loro la sventura. Case bruciate, raccolti distrutti, malattie e disgrazie, tutto sembrava seguirli ovunque andassero.

Iniziarono a capire che il tesoro era stato maledetto dalla misteriosa maledizione che proteggeva il bosco e che non dovevano averne mai messo piede. Decisero quindi di liberarsi del tesoro, ma scoprirono che non potevano più liberarsene. Ovunque nascondessero le monete, la sventura li seguiva.

Alla fine, capirono che l’unico modo per liberarsi dalla maledizione era di restituire il tesoro al bosco e pregare per la benedizione del fantasma. Così, in una notte buia e piovosa, tornarono nel bosco e deposero il sacco pieno d’oro sul luogo dove avevano scoperto il tesoro maledetto.

Mentre erano nel bosco, uno dei cacciatori notò qualcosa di strano sotto la terra. Con una pala, scavò fino a quando non trovò un oggetto avvolto in un tessuto antico. Con mani tremanti, aprì l’oggetto e scoprì una vecchia foto ingiallita. La foto ritraeva due uomini, uno dei quali somigliava incredibilmente al cadavere che avevano trovato nel bosco anni prima, e l’altro somigliava in modo sconcertante a Thomas, il loro amico cacciatore.

I cacciatori erano scioccati e confusi, ma Thomas sembrava sapere cosa stesse succedendo. Con un sospiro, raccontò loro la verità. Il cadavere che avevano trovato anni prima era suo fratello gemello, e lui aveva deciso di portare i suoi amici cacciatori nel bosco per fare in modo che anche loro rimanessero maledetti, così che potesse liberare il suo fratello morto.

Thomas e i cacciatori

I cacciatori erano furiosi con Thomas, ma capirono che lui aveva agito sotto l’influenza della maledizione e della disperazione. Alla fine, insieme, restituirono il tesoro al suo luogo originale e pregarono per la benedizione del fantasma. La maledizione fu infine spezzata e la pace tornò nel bosco.

Thomas fu perdonato dai suoi amici, e insieme tornarono a casa.

Alla fine, Thomas e i cacciatori impararono l’importanza dell’amicizia e della lealtà. Nonostante le situazioni difficili e le sfide che affrontarono, rimasero uniti e supportarono l’uno l’altro, dimostrando che l’amicizia è più forte di ogni altra cosa.

In questa storia, i cacciatori scoprirono che anche se la fortuna può essere maledetta, l’amicizia è una benedizione che può superare ogni ostacolo. Lavorando insieme, i cacciatori risolsero l’omicidio misterioso e dimostrarono che l’unione fa la forza.

(AI generated, feb 2023)

MIATIVI, the Lego anti-hero

MIATIVI is a god.

35 years ago he was captured and imprisoned in the house of Profondo Rosso, a three floors huge mansion full of dark corners and locked doors. One of the facade windows was distinctly walled up.

A room with no lights and doors held a black coffin in it; a powerful ancient spell was cast on it so that whoever was kept in, he would be imprisoned forever.

Even a god.

Miativi used to be a god of the city of Atlantide, a large metropolitan city populated by Lego citizens. However he was the god of the bad people. He was the god of the bad things that would happen in the city. The god of any kind of calamities, of thieves and hoodiums, of thieves and criminals, of means and cheapskates.

Captured with the help of Ade god, he was locked into a coffin and secured in the Profondo Rosso mansion. Since then, nobody living in the Atlantide city has been able to even draw near the mansion. It was cursed and got more and more devilish every passing year, compelling the city to grow on the opposite side of the region.

People tell that during night you could also glimpse a tiny red light coming from the wall of the locked room.

For 35 years people forgot about Miativi and the war with Ade. The city flourished and the house of Profondo Rosso eventually collapsed, but the coffin was never found.

Archeologist Nikolay is an italo-russian treasure researcher. He wander the worlds of Lego in search for modern and ancient rarities.

With great astonishment I’ve just received a letter of his stating about his latest discovers. I remember he was chasing “Star Wars” reliquias.

He also added a photo of his last identification, asking me if I was eventually able to help him.

 

But I’m still shaken.

Here is the photo he enclosed.

MIATIVI

 

Venerdì 13, il Solar Flare che fa impazzire il mondo (e Wind).

Venerdì 13 Giugno 2014, una data da film horror, è invece il giorno in cui sistemi di telecomunicazione sparsi per il mondo hanno subito un black-out elettromagnetico a causa di un Solar Flare, terzo di una serie già prevista dalla Nasa.

Ecco un grafico per farci capire dell’entità del problema.

6AM USA TIME FRIDAY 13 SOLAR FLARE

100% DOWNTIME WIND, 21% BLACKOUT VERIZON USA – Il grafico indica i problemi di rete che hanno portato al 21% del Black Out per Verizon, il carrier americano che alle 5 AM americane, circa le nostre 11 del mattino di Venerdì 13. In America non è stato l’unico servizio a manifestare problemi di blackout. Da noi lo stesso fenomeno ha causato il 100% del down-time di Wind per almeno 5 ore. Perchè da noi il 100% lo vediamo tra qualche paragrafo.

CAMPI ELETTROMAGNETICI E UN “MINI-MAX” FLARE – La NASA studia molto da vicino e attentamente il comportamento del sole. Esplosioni di plasma sul sole emettono radiazione che per la maggior parte delle volte ricadono sul sole stesso per via della forte gravità, e, anche quando viaggiano verso l’universo circostante, investono pianeti e lune senza causare troppi problemi.
Il problema è quando sul tragitto ci sono apparecchiature che funzionano elettronicamente. Un campo magnetico che varia di intensità che attraversa un materiale conduttore di qualunque genere esso sia, produce un campo elettrico che si propaga nello stesso. Se il conduttore è un’apparecchiatura che non è pronta a gestire tali sbalzi elettrici, essa va in corto circuito e smette di funzionare, se siamo fortunati. Più l’angolo di impatto tra il campo magnetico e il conduttore è vicino ai 90°, maggiore è il campo elettrico prodotto.
La NASA ha registrato tutti i flare di questi giorni, annunciando che quello di Venerdì 13 poteva essere “il più fastidioso della serie”, seppur classificandolo come un “flare mini-max” ovvero uno di quelli a più bassa intensità degli ultimi 10 anni di attività del Sole.

solar-flare-10-giugno-2014-nasa

FLARE DI CLASSE x1.0 IL COLPEVOLE – Il colpevole del blackout di Wind /Infostrada è un solar flare di classe x1.0. Questo è il flare del 10 giugno. Una particolare esplosione nucleare classificata dalla Nasa con X1.0, ovvero un tipo di radiazione “STRONG” che può provocare sulla Terra ampie aree di blackout alle trasmissioni radio, per almeno 1 ora dalla parte della Terra esposta al Sole. Inoltre i segnali di navigazione di bassa frequenza posso subire disturbi.

PERCHè DA NOI IL 100% DI BLACKOUT E IN USA SOLO il 21%? – All’ora dell’impatto con il Flare, l’Europa era quella più esposta al Sole; se il 21% di Verizon ha subito un Blackout, dovete pensare che per loro erano “solo” le 6 del mattino, quindi pensate a che cosa poteva essere se da loro fosse stato mezzogiorno come da noi. Inoltre in Europa, l’Italia è sicuramente più esposta della Svezia e, poichè non avremo mai report e dati dai carrier all’equatore (forse Wind potrà avere qualche report dalle sue partnership africane, ma di difficile accesso), pertanto ci terremo questo primato “naturale”, ovvero il primato di essere stati quelli tecnologicamente più avanzati e più esposti al flare “mini-max” del 13 Giugno 2014.

SERVER DOWN, HELP! – Non vorrei essere stato un tecnico di Wind-Infostrada. E’ già un panico quando un Server ha dei problemi, figurarsi quando i problemi non sono controllabili. Forse con qualche gabbia di Faraday in più sugli edifici avremmo potuto evitare qualcosa, ma non certo i satelliti. Come ogni problema, ce ne deve accadere uno serio per poi decidere di sistemarlo. E magari ora qualcuno seguirà maggiormente i “news feed” della NASA.
Inoltre mi piace pensare che, di tanto in tanto, la natura ci ricorda chi comanda nell’universo, anche se noi stessi, vorrei ricordarle, siamo una sua (buona) invenzione.

Al prossimo flare… forse?
Adios.

Off topic: Cerchi nel grano. Due parole su qualcosa di diverso dal solito Google

Un off-topic per chi vuole leggere di misteri e cerchi nel grano qui visto da chi non ne sapeva nulla.

Questa pagina parla di Crop Circle, del loro mistero e di quello che ho imparato in qualche mese di lettura. Un argomento completamente slegato da un blog di Search Business e Internet, ma che comunque mi affascina al punto tale da volerne dedicare una pagina. Un easy reading per chi ha voglia di qualcosa di diverso da Internet ogni tanto.

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Life Mysteries: Cerchi nel grano

Buona lettura.