Negli ultimi anni il profitto netto generato dalla business unit di iPhone ha raggiunto quasi il 50% di tutto l’utile Apple.

Presentando iPhone, Jobs disse che ad Apple bastava il 5% di un mercato enorme come quello dei Cellulari per cambiare il futuro dell’azienda. A quel tempo Apple aveva già stupito il mondo con l’iPod: con iPhone ha stupito ancora di più.

LA APPLE DI TIM COOK – Apple di Tim Cook ora sta affrontando un “nuovo” mercato. C’è Android e Google che finalmente, dopo eterni tentativi, ha sul mercato qualcosa di decente (via Samsung comunque e non direttamente), ma si continuano a leggere report sempre più confusi su chi lo ha più lungo. A sentire Google, sembra che il marketplace di Google Play vada già meglio di quello di Apple iTunes, ma poi altri report “neutrali” danno dati diversi. Larry Page ha smesso di twittare il numero di attivazioni di Android dopo che da 50 a 500 milioni qualuno gli ha fatto notare che non si devono contare le attivazioni per device (10 ripetute valevano 10) ma per utente (che guarda caso ora è il dato che Google usa per misura Google Play).  E a 10 anni di distanza Google ancora fa soldi solo da un solo e unico modello di business, la Search (90% delle Revenues per il Q2-2012, e il resto del 10% è… Motorola!).

Ma Apple è cambiata. Ora vuole pagare dividenti ai proprio azionisti (urrà, direi!), ha una concorrenza mai vista, ha sostituito Microsoft con Google nella guerra del PC vs Apple, ma la prima sta tornando (forse) e soprattutto Apple continua a mantenere “fede” alla sua politica di prezzi alti a dispetto di un intero mercato di spettatori convinti (ad oggi senza ragione) del contrario.

LE COSE SBAGLIATE DI APPLE – Ma gli spettatori non posso che notare cose “sbagliate”.

BAD 1 – Gli utenti oggi sono testimoni dell’uscita dell’iPad v4 e fino ad un’ora prima a nessuno veniva bloccata la vendita dell’iPad v3 ora fuori listino e Apple nemmeno parla di un “rebate” o un coupon code per questi ignari (e vittime) acquirenti; traditi aggiungerei.

BAD 2 – C’è un Safari 6.0.1 sul MacOS (con molti problemi e un Web Inspector peggiorato) e su iOS ancora non si vede; su iOS c’è ancora la versione in cui la URL bar non fa le ricerche e dell’update non si vede nulla (Apple testarda).

BAD 3 – Le Mappe di Apple? Per fortuna c’erano Applicazioni esterne per girare e trovare i Negozi a New York City. Le Google Maps via Web? Impossibili da usare e frustranti. Ma devono essere per forza solo questi 2 player a fare le cose?

BAD 4 – Viene annunciato un iMac, ma acquistabile solo tra 2 o 3 mesi, intanto annunciano specifiche, ma il prodotto “non s’ha da fare”, poichè prima han bisogno di produrre più iPad e iPhone.

Già, a proposito di iPhones e iPad.

Bastano 35 ore per mandare in “2 to 4 weeks” di attesa la disponibilità dell’iPad Mini 16GB. Il messaggio sembra “li hanno venduti tutti, che bravi”, ma qualcuno legge “ne hanno prodotti pochi”, mentre gli analisti capiscono che significa “non siete in gradi di produrre più di così”.

BAD 4 – E sembra proprio che gli analisti abbiano ragione. Al Q4 e Q3 del 2011 e al Q2 e Q3 del 2012 Apple lamenta un problema di “unità consegnabili”. Ne fan poche o si sono affidati troppo alla taiwanese Foxcomm e alle sue fabbriche in Cina? Perchè non ci credo che li vendano tutti e che siano contenti visto che in borsa, ogni volta, vengono invece castigati. E le fabbriche annunciate in Brasile avranno effetto per il 2013.

BAD 5 – Ma è peggio, se andate all’Apple Store più prestigioso in USA, quello in 5th Av. a New York City, scoprirete che negli ultimi 7 giorni non ci sono iPhone 5 da acquistare perchè… esauriti! ma nemmeno i nuovi iPod, in arrivo, e del mini Mac, bè, o arrivate 2 giorni dopo l’annuncio o non ne trovate. Ah, ovviamente trovate gli iPad 3 fino a 1 minuto dall’uscita del 4, quelli non si trattengono dal venderveli.

BAD 6 – Nello stesso momento in cui tutti questi aspetti si accavallano, Apple aumenta il prezzo minimo delle Apps da 0,79 a 0,89€. Immagino non ci sia un “declino” di acquisti nelle Apps più economiche e certo questa manovra porterà in Apple un aumento dal 3 al 5% delle revenues dalle Apps. E’ una manovra che tenta di arginare la situazione dei prossimi Quarter o era prevista da tempo?

Qualcosa di giusto in Apple, sono i Numeri. Date un occhio ad un pò di numeri sulle Apps.

Source: Fortune/CNN Reports, Dismito, Google and Apple Keynotes

  • Year 2010 Apps disponibili, Apple:Google rapporto 6:1
  • Year 2011 Apps disponibili, Apple:Google rapporto 8:1
  • 2011: circa il 15% delle Apps Apple scaricate sono a pagamento; dal 11,6% del 2010;
  • 2011: se in italia le top 50 vengono scaricate 2000 volte, in USA le top 50 sono scaricate 25,000 volte.
  • 2011: il costo medio per Apps è di 1,06€;
  • 2012: Apple ha dato ad oggi 6,5b$ agli sviluppatori; Google molto meno di 1b$;
  • Q3 2012: Apple fattura 1,8b di dollari a Quarter dalle Apps.

Insomma, benché non stia succedendo nessuna delle catastrofi augurate dagli Androidiani (anzi, lato loro la frammentazione dell’OS sta peggiorando a discapito di qualità, revenues e solidità delle apps), visto uno Store di Amazon semi deserto (e quando esce qualcosa, c’è già per Apple) e quello di Microsoft peggio del deserto del Gobi, se non fosse per gli stupendi MacBook Pro sul mercato, un ottimo Mini Mac e un iPad mini molto attraente, l’hype che circonda Apple non può fare altro che metterla sempre più in difficoltà. Il mercato è stato abituato alle “rivoluzioni” dell’iPod, di iPhone e anche di iPad aggiungerei che ora si aspetta davvero tanto da Apple.

E allora per i prossimi mesi, che parlino le Net Revenue! e che si sveglino a spostare la produzione fuori dalla Cina! E poi siamo pronti per la prossima Next Big Thing.

Per ora da Google e Microsoft non arriva nulla di nuovo, su questo siamo tranquilli 🙂 Anzi forse più cookie e tracking di quello che facciamo su Internet.