Adobe (quelli di Photoshop e di Flash) e’ l’azienda che ha permesso al web e alle copertine di apparire belli come li vediamo. Come Microsoft e Apple, Adobe ha permesso al mondo dell’informatica di evolvere aspetto e design delle cose. Insomma, ha permesso alla comunicazione di comunicare meglio.

Adobe Products Icons

Adobe Products Icons

E’ interessante come anche per Adobe sia ora giunto il momento di fare un po’ di Webware.

Webware, applicazioni che per farti produrre usano il web e non piu’ solo il tuo pc; applicazioni che interagiscono con Myspace, Facebook, WordPress, iWeb, Flickr, iPhone, netbooks, mobile device, games e con il tuo sito e non piu’ solo con il tuo desktop.

Gia’ un anno fa Adobe dichiaravathe future is in software built around web-connected services“, perche’ media e comunicazione oggi hanno bisogno di parlare con molteplici audience e contemporaneamente. E il media oggi e’ la comunicazione su carta, ma e’ anche mobile, e’ web istituzionale ma anche quello “user generated” e in tutto questo Adobe e’ proprio il software per chi deve costruire la comunicazione tecnica di questi media.

Come per Microsoft e i suoi sviluppatori, il lavoro di un designer sara’ svolto anche grazie ad applicazione web-centriche con a disposizione community sempre piu’ grandi e specializzate.

E’ presto per pensare ad un software che scarica dal web moduli di codice solo per le tue necessita’? Non solo librerie, ma intere caratteristiche del prodotto. Macromedia usava gli Xtra, dei plugin tanto essenziali quanto indispensabili che espandevano le applicazioni. Ora Macromedia e’ di Adobe.

Dopo tutto anche Microsoft ora sposta il mirino da .NET (troppo server centrico) a Silverlight, “la tecnologia che abilita a nuove esperienze multimediali sul web”, molto piu’ user e web centrico e che parla la lingua dei Social Network.

Insomma, per Adobe ogni software dovrebbe permettere di integrarsi con il web e di fartelo creare secondo la migliore esperienza possibile e nel modo piu’ semplice e veloce possibile.

Anche Apple ci prova con il suo iLife (senza molta enfasi per ora, ma non sta disattenta) o con iTunes (per ora solo orientato e pronto alla musica e ai film).

E di Google e’ Gear lo stesso progetto come in Adobe e Microsoft. “Google Gear e’ il progetto open source che permette la realizzazione di applicazioni web piu’ potenti attraverso l’uso del browser” e se il browser e’ di google, Gear diventa un vero e proprio sistema, una webware da innumerevoli possibilita’ in cui costruirci il tuo prossimo progetto web-centrico e mobile compatibile.

E’ giusto che sia cosi’; dopo tutto parecchi usano sempre di piu’ il Web e la mail, hanno un bookmark di se stessi e di altri da qualche parte sul web, un messenger, delle foto online e tante pagine web piu’ o meno obsolete. Decisamente “Salva come file…” e’ troppo poco in un pacchetto software oggi.

Parecchi anni fa un mio caro amico, Jarno Zaffelli, mi parlo’ di una (sua) patent sul metodo di aggiornare pacchetti software, come Photoshop ad esempio, attraverso il web, grazie al quale dal web ti arrivava quello che ti serviva, scadeva dopo che lo usavi se ti serviva per poco tempo o ti durava quanto volevi. Non compravi 2660,79€ di software, solo quello che ti serviva per quanto ti serviva.

Sara’ cosi’?

Will Photoshop do this one day?

Will Photoshop do this one day?

Dopotutto se io voglio fare un menu’ pulldown in Ajax per la mia pagina su Facebook, non voglio comperare tutta la suite di Flash, eppure pagherei per un giorno d’uso di un widget che mi permetta di farlo con lo stesso risultato, il cui codice, magari, mi arriva in gran parte da “Adobe Max”, la community di Adobe.

Speriamo il webware sia anche questo.