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Categoria: Videogiochi, gioco e lavoro (Pagina 2 di 2)

Videogames, perche’ chi smette di giocare invecchia.

Lich King – Dawn of War II 0 a 2; Blizzard e il 2009

La scorsa settimana l’invincibile mucca da soldi della Blizzard, World of Warcraft, con l’espansione Lich King di Novembre 2008 e’ stato battuto, di nuovo, nelle vendite dal diretto concorrente Warhammer 40,000 Dawn of War II della Relic Entertainment.

warhammer2

Le due settimane di secondo posto non sono un segnale di cedimento, per ora, ma tra le righe Blizzard Vivendi sta certamente pensando ai suoi prossimi mesi con attenta analisi alla crisi.

Ad inizio Febbrario Blizzard Vivendi con 2,3 miliardi di dollari di fatturato netto negli ultimi 3 mesi aveva annunciato anche 72$ di dollari di perdita per un periodo in cui aveva lanciato titoli come Guitar Hero World Tour, Lich King appunto e Call of duty World at War. Per questo, sono stati annunciati licenziamenti e taglio dei costi.

La macchina da soldi Lich King, pero’, vista da dentro fa trasparire alcuni campanelli d’allarme mai visti prima d’oggi.

PROBLEMI TECNICI SUI SERVER – Intanto problemi tecnici sui server troppo affollati che non vengono risolti. Da Novembre tutti i server sono sottostimati, ma la risposta di blizzard e’ rallentare il gioco piuttosto che risolvere il problema con un incremento di costi tecnologici. Ancora piu’ giustificato dopo l’ultimo risultato, tanto e’ vero che dopo avere annunciato la soluzione del problema, esso e’ stato solo diminuito.

GIOCO INCOMPLETO – Inoltre, il gioco e’ uscito con una parte mancante. Lo scopo del gioco e’ affrontare nemici potentissimo in gruppi di 25 in dungeon sempre piu’ difficili. Annunciati almeno 2 dungeon, ad oggi il secondo ancora non e’ stato rilasciato e il gioco si e’ velocemente appiattito, prima del previsto.

BUDGET RIDOTTI – Infine, la stessa espansione era gia’ stata sviluppata a budget ridotti. La stesss animazione iniziale del gioco, ogni release ne ha una di livello indiscutibile, presenta soluzioni tali a ridurne il costo, come, ad esempio, la scelta di animare un solo personaggio e un solo drago, a differenza della costosissima presentazione dell’espansione di 2 anni fa, the burning crusade.

Pertanto, che la mucca da soldi World of Warcraft debba massimizzare i margini si era capito, ma l’effetto a lungo andare puo’ essere duna disaffezione, soprattutto se un titolo concorrente fa parlare di se’. Lo aveva gia’ fatto, prima che uscisse Lich King; nelle fasi di transizione di un gioco verso la propria prossima versione, il rischio di perdere utenti e’ maggiore.

Blizzard intanto annuncia che presto ci sara’ la beta di Starcraft 2, il gioco che ha reso possibile il successo della societa’ negli anni precedenti ad oggi. Eppure anche per Starcraft 2 sono gia’ state prese decisioni drastiche, atte a massimizzarne il successo (decisione corretta, ma quanto nasconde paure di pestarsi i propri piedi e perdere utenti di WoW per utenti di Starcraft?).

Da uno, infatti, sono gia’ stati annunciati tre titoli e spostata la release di almeno 18 mesi dall’uscita di Lich King, insomma come per dire, vediamo come va con Lich King e intanto pensiamo a come creare la seconda mucca da soldi. Forse Starcraft verra’ accelerato se la crisi aumenta, giusto per evitare di avere troppe perdite per il 2009.

E intanto il direttore del progetto di World of Warcraft, Jeff Kaplan, e’ stato spostato su di un nuovo progetto. Il prossimo gioiello del gaming online sara’ ancora un prodotto Blizzard?

Videogames +10%, ma Spore e’ il videogioco piu’… copiato!

Le vendite dei videogiochi di Novembre 2008 sono aumentare del 10% rispetto all’anno prima. Con il software al +11% e l’hardware per videogiochi a +10% rispetto ad un anno fa e pochi titoli nuovi presentati in Ottobre, la gaming industry applaude ai risultati del mese di Novembre.

Forse aveva ragione Electronic Arts quando parlava di un effetto positivo per i videogiochi durante una recessione, sta di fatto che in U.S.A. il mese di Novembre registra 2,91miliardi di dollari di vendite, 10% in piu’ del 2007.

WII PRIMA NELLE VENDITE DI CONSOLE – Per le Console, la Wii e il Nintendo DS occupano la prima e seconda posizione con 2 e 1,5 milioni di pezzi venduti rispettivamente.

La Xbox 360 di Microsoft con 800 mila pezzi occupa il terzo posto, quarta Sony con la Playstation 3 e 378 mila pezzi venduti.

Per il software delle console, al primo posto Gears of War 2 con 1,55 milioni di copie vendute (Microsoft dichiara 3 milioni di copie), Call of Duty World at War di Activision al secondo posto con 1,4 milioni di copie per Xbox.

Nintendo Wii Fit, Wii Play e Mario Kart, terzi quarti e quinti con un totale  di 2 milioni di copie.

Il calo e’ stato nel giochi “a ritmo”, Guitar Hero World Tour, del genere Karaoke che ha spopolato nei mesi precedenti, ha venduto solo 700 mila copie. Per questo qualcuno parla di un mercato gia’ saturo, crescito del 60% l’anno scorso e gia’ sceso del 23% a Novembre 2008 rispetto a Novembre 2007 e un picco ormai gia’ passato, salvo innovazione del genere per ora non individuata.

LICH KING PER PC VENDE 2,8 MILIONI DI COPIE IN 24 ORE – Ma se guardiamo nella classifica per PC, le console impallidiscono a World of Warcraft Wrath of the Lich king che occupa saldamente la classifica dei videogiochi piu’ venduti dell’ultimo mese e dell’ultima settimana con ben 2,8 milioni di copie vendute nelle 24 ore del debutto mondiale e con ora 11 milioni di abbonati online attivi in tutto il mondo (gli utenti pagano 11,99€ al mese).

SPORE DI WILL WRIGHT PRIMO … NEI GIOCHI PIRATATI! – Chi applaude per una classifica ben diversa e’ invece Will Wright, il cui Spore occupa saldamente il primo posto del videogioco piu’ … copiato!

Con 1,7 milioni di copie scaricate via “peer to peer” dal lancio di Settembre 2008, occupa una prima posizione contestata da Electronic Arts che dichiara che le copie sui torrents non funzionano, sono incomplete e contengono virus. E’ probabile che per questi dati ci sia un accanimento particolare verso Spore a seguito della tecnica di protezione adottata, un sistema di installazione che una volta eseguito non ti permette piu’ di togliere il gioco o di fare altre installazioni; per questo il mondo dei videogiocatori ha sponsorizzato il download illegale del gioco piuttosto dell’acquisto.

Sempre di Will Wright, The Sims 2 occupa la seconda posizione del videogioco piu’ scambiato online, con 1,2 milioni di copie nell’ultimo mese. Il gioco e’ del Settembre 2004 e il fatto che sia ancora oggi scaricato tra i primi 10 conferma indubbiamente il genio di Will Wright, se questa puo’ essere una consolazione.

Assassins Creed al terzo posto con 1 milione di copie, seguito da Crysis, Command & Conquer 3, Call of Duty 4 e GTA San Andreas. E’ facile utilizzare questi titoli per un regalo di natale se non volete sbagliare gioco da acquistare; sono comunque tutti titoli di giochi ben fatti e molto popolari.

Nella Chart ufficiale di Novembre 2008, i giochi di Will Wright, The Sims 2 Double Deluxe e Spore occupano comunque la settima e la quarta posizione dei giochi piu’ venduti per PC, pertanto una classifica quella di gioco piu’ copiato mitigata fortunatamente da quella di gioco mai assente dalle vendite.

Lively, Second Life, Parallel Kingdom: mondi virtuali reali e social network di domani.

C’era una volta Mike, un personaggio virtuale nato parecchi mesi fa e poco piu’ tardi morto di solitudine in Second Life.

Poco dopo, Mike rinasce su Lively, un mondo virtuale – in beta ovviamente – creato da Google dove purtroppo l’ambiente piu’ socievole e’ un’isola abbandonata sulla quale si puo’ al massimo interagire con un divano visto che la televisione puo’ mostrare filmati youtube, ma e’ grande 10 pixel di lato.

Mike allora decide di rinascere piu’ bello e famoso in un mondo pieno di altri personaggi che si fanno chiamare Sims, ma presto scopre che a nessuno di questi piace … parlare! Come in Second Life, si rende conto che ai personaggi di questo mondo piace solo apparire, e poiche’ non c’e’ molto altro da fare, subito Sim’s Online diventa presto una grande piazza di muti.

Ora Mike rinascera’ sul nostro Iphone e sul nostro Android grazie a un nuovo mondo, questa volta un regno, chiamato Parallel Kingdom. Qui Mike puo’ viaggiare per le vie di Google Maps alla ricerca di qualche cittadino di Sim’s Online, di Second Life o di Lively, orfano come lui, con cui poter comunicare.

Ma se tutti questi mondi vi sembrano lontani, che non ci riguardano e dei complicati programmi da installare e imparare ad usare, invece questi giochi sociali sono piu’ vicini di quanto crediamo e sono sempre di meno dei software da installare.

Un mondo “dei grandi” e’ infatti FacebookAmazon per lo shopping, e perche’ no, presto anche eBay, forse Digg, Flickr con le foto per mondo virtuale e un giorno anche Youtube. In tutti questi c’e’ un nostro alter ego, un noi stessi adattato alla realta’ che vogliamo vivere e spesso nei mondi senza autoritratto e’ il nostro avatar che ci sostituisce graficamente.

Il piu’ famoso avatar che la rete conosce e’ di Yahoo! che, grazie anche al messenger prima e a yahoo! answers poi, diventa quel piccolo personaggio animato molto simile ad un noi stessi ambientato al mare o in montagna anche quando ci troviamo in ufficio a lavorare.

In Facebook giochiamo con noi stessi, le storie sono raccontate in terza persona come se ci fosse un narratore la cui storia è fatta con le nostre stesse foto e le nostre amicizie (e conoscenze), in eBay e Amazon con i nostri acquisti se un giorno si trasformassero in desideri di un mondo virtuale, e perche’ no, un sito di opinioni qualunque crea un mondo in cui chi scrive diventa giornalisa o scrittore per finta ed evolve in una scala sociale virtuale fatta di animaletti sempre piu’ carismatici.

I social network sono tanti noi stessi re-incarnati in forme diverse. Sono tanti autentici noi stessi; nessuno di questi mondi funziona se non siamo noi stessi, ma in alcuni possiamo essere giornalisti, esperti di prodotti e semplicemente noi, ma in vacanza, al mare e in discoteca. Per chi ha piu’ tempo, puo’ essere anche un mondo piu’ elaborato come un fantasy, guerre stellari o semplicemente una citta’.

Ognuno di questi mondi e’ social, sia che sia on-line, sul web oppure sulla console o sul cellulare. La tecnologia ci permette di sperimentare nuove soluzioni, di giocare sempre di piu’ con il mondo reale che ci circonda, magari con un auto piu’ bella e farsi chiamare Mike.

Pensate che ad oggi solo per iPhone ci sono gia’ almeno 6 applicazioni “social”. Con Loopt ad esempio possiamo dare indicazioni stradali ad amici e sconosciuti, guardare dove questi si trovano e che cosa fanno, vedere le foto che scattano dei luoghi e chiamarli (nel mondo virtuale, non per davvero!).

Per chi fa acquisti on-line, e’ probabile che l’esperienza dello shopping in Amazon sia sempre piu’ piacevole con il passare degli anni. Amazon sta facendo un ottimo lavoro per avvicinarsi alle esigenze di chi compra, ma senza infastidirlo e i prodotti sono sempre meglio presentati. Quando Amazon prendera’ i suoi fedeli shopper e li trasformera’ in Gattini, Lupacchioti, Ghepardi o Volpi, avatar di uno stato sociale per un nuovo gioco basato sugli acquisti online, allora titoleremo che Amazon sara’ un nuovo e rivoluzionario Social Network, ma sara’ invece la risposta alle nostra “voglie” sociali, a tutti gli altri noi che cercano, comperano, semplicemente esistono ogni giorno su centinaia di pagine web e servizi.

Due avatar del mondo virtuale di Sheeboo

Due avatar del mondo virtuale di Sheeboo

Che cosa non funziona in questi mondi virtuali e’ evidente. Troppa tecnologia da installare, troppe cose da fare, ma anche troppe poche o forzare la gente a fare qualcosa che non fa normalmente. E spesso i social network non sono proprio pronti per reggersi da soli a livello economico. Anzi, han bisogno degli strumenti di targeting pubblicitario più complicati o di sponsorizzazioni ancora difficili da vendere.

Penso che avremo sempre piu’ social network – tanti esperimenti direi, e presto, anche una buona user experience e un buon negozio di shopping domani potrebbero creare un nuovo mondo virtuale fatti di Leoni, Gattini e Leopardi, i noi stessi che giocano… per davvero.

Electronic Arts: 2 milioni di copie vendute per Spore, troppo poco.

Mentre Blizzard, ad una settimana dall’uscita dell’espansione di Warcraft, annuncia di avere 11 milioni di abbonati che giocano ogni mese a World of Warcraft in tutto il mondo, Electronic Arts annuncia di volere licenziare 540 dei propri dipendenti a seguito di un anno che ha portato EA da $61 dollari ad azione a $27 di Venerdi’.


PERDITE MAGGIORI DEL TAGLIO ANNUNCIATO – Ma il taglio e’ ben lontano dal rimettere i 310 milioni di dollari di perdita dell’ultimo Quarter, una perdita che EA attribuisce non solo al mercato, ma anche al fatto che i videogiochi prodotti nell’ultimo periodo stanno generando una margine minore, e aggiunge che gli investimenti fatti dall’azienda per produrre qualita’ e migliorare il metodo di lavoro produrranno effetti solo nel medio-lungo periodo e non subito.

Poco tempo fa, erano gli stessi attori dell’industria del gaming a raccontare agli azionisti che la crisi avrebbe (forse) portato la gente a spendere meno fuori casa e a stare di piu’ a casa a spendere pertanto maggiormente per l’entertainment spiccio, i dvd e i videogiochi.

2 MILIONI DI COPIE VENDUTE PER SPORE – Eppure EA riporta di avere venduto molto meno ad Ottobre, elencando, tra gli altri, solo 2 milioni di copie vendute fino ad oggi per Spore, uno dei principali titoli di quest’anno per EA, insieme a Madden e Fifa 2009.

Eppure il gioco Spore ha un giocabilita’ molto corta, una curva di gioco per tutti, ma annoia velocemente per via della confusa giocabilita’ una volta che si giunge alla fase definitiva dell’evoluzione nel gioco e inizia la colonizzazione spaziale.

MEDIO-LUNGO PERIODO PER GLI INVESTIMENTI DI EA – Il CEO di EA, John Riccitiello, dice che nel medio-lungo periodo la crescita sara’ a doppie cifre per il settore e sottolinea come l’aumento dell’uso di ADSL in casa della gente fara’ crescere l’utilizzo dei giochi e delle console in casa e dei servizi online.

E’ la stessa Electronic Arts a puntare per prima infatti sull’online. Lo disse anche quasi un anno fa con l’intendo di annunciare una rivoluzione del modo di produrre revenues, sempre di più dall’online, advertising e distribution che sia. Eppure gli azionisti non gli danno fiducia e per di piu’ sono infastiditi da questi annunci ripetitivi di un ritorno sugli investimenti sul lungo periodo. Gli azionisti vogliono ritornare prima, sono troppi anni che aspettano. Per questo EA paga la sfiducia e crolla a 27$.

AZIONISTI SCOCCIATI DALLE PROMESSE – Agli azionisti non piace che EA stia spendendo soldi per costruire nuove reti di distribuzioni; 150$ milioni sono andati per creare un sistema di distribuzione digitale online come quello della Valve (Steam) che ha gia’  distribuito fino ad oggi 480 giochi commerciali e milioni di download in tutto il mondo senza utilizzare costosi metodi tradizionali di vendita in box o in negozio.

Non piacciono nemmeno i costosi accordi fatti con MTV e Harmonix per i diritti delle canzoni dei Beatles, benchè il genere Karaoke con Rock Band stia avendo discreti successi, sembra troppo pagare per delle canzoni che forse piacciono meno e costano di più.

Non piace nemmeno che come causa dei margini ridotti si punti il dito al ritardo del rilascio di giochi eccellenti, come Battlefield Heroes e Harry Potter, quest’ultimo per doversi allineare con i tempi di rilascio dell’industria del cinema.

Lucasarts verso il fee-based online gaming con Star Wars

Sith o Jedi? So gia’ che molti di voi vogliono stare dalla parte malvagia dei Sith!

3500 anni prima di Luke Skywalker, oggi la californiana Lucasarts (quelli di Star Wars, di Monkey Island) e la canadese BioWare (quelli di Baldur’s Gate e Mass Effect) annunciano “Star Wars: The Old Republic” un gioco di ruolo online in tempo reale basato ovviamente sulla storia di Guerre Stellari.

LA STORIA FA LA DIFFERENZA – E’ proprio il co-fondatore di BioWare, societa’ di Electronic Arts, Ray Muzyka a sottolineare che a differenza di tutti i giochi di ruolo online oggi disponibili – come World of Warcraft o Warhammer – e’ proprio la storia a fare la differenza in questo gioco. L’interazione tra giocatore e storia sara’ molto piu’ evidente e coinvolgente e, sempre secondo Muzyka, non si svolgeranno missioni senza saperne il motivo.

Le poche immagini mostrano i tipici paesaggi alla Guerre Stellari con Jedi che combatto e Spade Laser che si scontrano. Pochi i dettagli e nessuna data di rilascio.

FEE BASED ONLINE GAME – Sul modello del successo di Blizzard-VIvendi, World of Warcraft, anche Star Wars The Old Republic sara’ un gioco on-line a pagamento mensile. Si potra’ scegliere di essere i buoni Jedi oppure i cattivi Sith (anche se un Sith buono potra’ esistere comunque), di giocare con migliaia di altre persone contemporaneamente e di avere un proprio compagno, come e’ stato Chewbacca per Han Solo.

Con l’arrivo di Lich King di Blizzard e sempre piu’ segnali positivi dall’online gaming (si parla di un 10% delle revenues del settore – ovvero 1,1 miliardi di dollari per il 2008 per l’intero settore on-line, Asia compresa), e’ ora che Lucasarts si giochi il suo prodotto piu’ prestigioso per entrare in questa “arena”. 

Personalmente dalle immagini rilasciate vedo pochi dettagli degli ambienti del gioco; visto che sono dei mondi virtuali, spesso gli utenti si aspettano veramente di interagire con qualunque cosa, oggetti e ambienti e non solo di fare missioni o crescere il proprio personaggio.

Tanto lavoro da fare e molti fan ansiosi di vivere personalmente le scene fino ad oggi viste solo nei film.

E’ LA RINASCITA DI LUCASARTS? – Lucasarts, un’etichetta prestigiosa di Lucasfilm Ltd. di George Lucas, annuncio’ l’anno scorso una ristrutturazione a seguito di alcuni anni di poco successo e di progetti mediocri. Dopo tale cambiamento, Lucasarts annuncio’ di volersi focalizzare su pochi titoli, ma di estremo e longevo valore. Dopo il recentissimo e ottimo Star War Il – Potere della Forza, primo titolo della “rinascita”, oggi entra nel lucrativo mondo della paid subscription insieme a BioWare, societa’ capace di produrre elevata qualita’ il cui Mass Effect, gioco di fantascienza pubblicato da Microsoft, e’ finito sul tavolo del produttore Avi Arad, ex CEO di Marvel.

Video Gaming Industry e la crisi

Dall’inizio dell’anno, l’indice delle 30 blue-chip, il DJIA, e’ sceso ad oggi del 40%. Il NASDAQ, peggio, del 42%, il DOW JONES ha appena avuto la “peggiore settimana della sua storia”, 18% in meno in una settimana.

In Italia, le fashion brand stanno modificando il numero di prodotti destinati all’estero: quelli destinati agli U.S.A. in particolare, al ribasso. Pensano che il Q1 2009 non sara’ per niente buono per loro. La GDO dice che anche la vendita di un bene primario come il cibo subira’ un calo. E per dopo Natale ci sono solo preoccupazioni.

La Gaming Industries sta subendo lo stesso calo, in media un 40% dall’inizio dell’anno.

Eppure Electronic Arts manda un segnale agli azionisti dicendo che quando la gente vuole risparmiare o, meglio, non vuole spendere, generalmente incrementa le ore spese in casa o al cinema. Per la Gaming Industries, la paura economica alla fine produce piu’ ore spese davanti ad un video game, e, cinicamente, un numero piu’ alto di disoccupati significa piu’ ore a casa.

Il titolo peggiore e’ THQ, quella di Saints Row e SmackDown, -68% in un anno, ma la colpa e’ dei titoli sfortunati che non raggiungono mai un ottimo giudizio. Con Ratatouille e Wall-E  ignorati e Saints Row — cantiamo tutti insieme — fortemente battuto dai concorrenti come Rock Band o Guitar Hero.

EA perde il 53% in un anno, da $60 a $27 di settimana scorsa. Benche’ sia la societa’ con il maggior fatturato, con Spore e Warhammer nei negozi, paga il ritardo di questi due titoli, Fifa 2009 appena uscito, Battlefield Heroes in ritardo, Harry Potter nel 2009. Ma confidenti nel fatto che il Q4 vedra’ queste revenues, EA spera in un calo minore.

La fabbrica di soldi Blizzard-Activision e’ quella che perde meno, ma solo perche’ 1 anno fa non esisteva. -28% in un mese, ma World of Warcraft ha oramai abbonati per 11 milioni world-wide ed e’ praticamente cocaina per chi gioca. 

Con piu’ gente in casa, c’e’ da aspettarsi che aumentino gli abbonati e le ore spese; per il fatto che il 13 novembre esce il seguito di World of Warcraft, Blizzard-Activision potra’ garantirsi una minor perdita rispetto alla concorrenza.

Anche per questo, Blizzard annuncia di spezzare in tre un bestseller di sempre, Starcraft 2, in modo da assicurarsi un ottimo 2009 con Stracraft 2, Wings of Liberty e altre due espansioni, da un solo titolo previsto in origine. Insomma, se con uno e’ stato un bestseller di sempre, con tre sara’ senz’altro un buon ritorno delle perdite di queste settimane. E se il gioco era criticato per mancanza di innovazione, con ben 2 espansioni hanno gia’ risolto una eventuale “crisi” del prodotto senza danneggiarne il prestigio.

Insomma, la Gaming Industries potrebbe soffrire meno degli altri settori. Nella crisi qualcuno sorride e dice “I disoccupati hanno piu’ ore da dedicare a casa” e aggiunge “Se la gente non viaggia e sta a casa, che cosa fara’? Generalmente cercano una specie di ‘cheap entertainment’, i video giochi, i film“. Vedremo.

Internet: una volta scritto, e’ scritto per sempre.

“Once you write, it’s written forever”.

Una volta scritto, e’ scritto per sempre. Oggi vale ancora di piu’, con Internet se lasciate una firma, state sicuri che da qualche parte viene archiviata e per come e’ la politica degli editori, nessuno avra’ intenzione di cancellarla.

Non parlo dei log, dei cookie, parlo dei vostri commenti, dei vostri post, di una vostra mail, di un vostro documento, un documento che vi rappresenta o vi coinvolge, un feedback, un respiro…

E’ internet che rende tutto questo possibile.

Qualche settimana fa, in un gruppo di discussione pubblico chiamato “comp.sys.apple2“, quello in cui si discute spesso di un passato fatto di gloriosi Apple 2, scopro per caso che sta procedendo un thread con titolo “Really good Apple IIGS sound/music?“. L”Apple IIgs fu un computer del 1986 di Apple dotato di incredibile capacita’ audio per i tempi in cui fu rilasciato.

Ebbene, nella discussione ad un certo punto si nomina una “demo” (= applicazione che dimostra capacita’ grafiche e/o musicali o preview di un gioco) di un gioco chiamato The Secret of Monkey Island Demo in cui sono contenute delle “really good apple Iigs music” e la discussione ne porta a conoscenza i lettori e ne viene messa a disposizione una copia per il download, nonche’ la musica in mp3 convertita dalla demo stessa.

Be’ lo stesso autore della demo non aveva a disposizione miglior soluzione per la propria musica, e non puo’ che ringraziare.

A 18 anni di distanza, la demo e le musiche sono state fatte dal sottoscritto nel 1990, solo Internet poteva conservare una memoria cosi’ perfetta e precisa. E’ emozionante come oggi tutto sia facilmente accessibile.

Certo, accessibile nel bene e nel male. Parlando con il mio collega Nicolo’, di lui tra le varie pagine c’e’ indicizzato una questione — a suo favore — ma che lui vorrebbe non vedere in prima pagina di Google, eppure c’e’.

Se vuoi consultare un Curriculum di qualcuno, un paio di ricerche direi che sono la risposta migliore.

Google Groups: Qui la discussione sulle musiche di 18 anni fa …

Apple 2 Info: Qui il sito che ospita la musica e la demo

Electronic Arts e il nuovo online business model

Electronic Arts e’ ad oggi il piu’ grande distributore di videogiochi nel mondo. Anche il merge tra Blizzard e Vivendi non e’ riuscito a spodestare il trono del colosso di Redwood City, benche’ Blizzard-Vivendi oggi disponga della mucca piu’ grassa, World of Warcraft, un gioco che oltre a pagarlo per averlo, chiede poi una fee mensile ai milioni di utenti che ogni giorno vogliono giocare online in gilde di personaggi con obiettivi comuni.

Blizzard (che ha inventato World of Warcraft) non e’ la prima ad avere creato questo tipo di giochi, ma e’ sicuramente quella che ne ha creato il modello piu’ vincente. Per dirvi nel 2007 il solo gioco World of Warcraft (WoW) ha generato $1.1 miliardi di dollari di revenues e $520 milioni di profitto. Nel Q1 del 2008 Blizzard ha gia’ generato 296 milioni di dollari di fatturato.

Electronic Arts e’ invece la casa che vi porta tutti i giochi sportivi, come FIFA SOCCER o NEED FOR SPEED per intenderci, lavora con contratti pluriennali con stelle dello sport e con esclusive di brand come la FIFA stessa ad esempio, l’NHL etc.

Electronic Arts (EA) prevede di fatturare 3,9 miliardi di dollari nel 2008 e ha in serbo una serie di super titoli per la fine dell’anno, benche’ il giovanissimo gioco SPORE del geniale Will Wright (quello che ha inventato SimCity) non sembra all’altezza delle aspettative benche’ sia dritto dritto tra i nomi dati agli azionisti dei giochi che giustificano quei quasi 4 miliardi.

Ma Electronics Arts e’ indietro per i servizi online, la parte “Internet” e’ solo una voce di 170 milioni di dollari nel forecast del bilancio 2008 e alcuni precedenti progetti non hanno avuto il successo di WoW.

Eppure quest’anno EA ha dichiarato che in 5 anni le revenues della parte online saranno almeno il 50% del fatturato dell’azienda, cioe’ 2 miliardi di dollari, un cambiamento che non ha precedenti.

L’attivazione del modello “premium services” per chi gioca online avverra’ con un gioco chiamato Battlefield Heroes, il seguito di un gioco di guerra multiplayer degli anni precedenti venduto (con successo) al prezzo di copertina, ma che offre tuttora un servizio online multiplayer gratuito. Il nuovo modello invece capovolge le regole. Il gioco e’ gratuito, non ha nulla da invidiare ai suoi predecessori o competitor, anzi e’ migliore e continuamente refinito nelle mappe e negli scenari di guerra, eppure chiedera’ una fee per giocare online con gli altri.

E’ come se voi comperaste la vostra prossima console, la Xii, la pagaste solo 10 euro, ma i giochi fossero designati per giocare tutti online e il costo per accedervi e’ a pagamento.

Nella dichiarazione EA non lo dice, ma in Battlefield 2142, il gioco precedente a Battlefield Heroes (che ancora non e’ uscito), erano state inserite parti del gioco vendute ad esterni. Il sistema era in grado di capire la provenienza dell’utente e proporgli un relativo messaggio pubblicitario.

Fu un esperimento da 23 milioni di dollari di fatturato netto, in Italia non funzionava per mancanza di clienti, e l’azienda intermediaria era la Adscape Media.

EA pensa di unire il modello premium/free game all’advertising in game per studiare come uno spot in-game possa permettere ad EA di guadagnare di piu’ e magari agli utenti di pagare di meno i giochi. Per ora nel vecchio modello di business in cui compri il gioco e paghi 59 euro, la pubblicita’ intorno al gioco non mancava di certo, ma i vantaggi erano solo per la casa distributrice.

Be’ che dire, e’ un modello sicuramente rivoluzionario. Poter avere un top game senza pagarlo e’ il sogno di chiunque, poterlo magari giocare in modalita’ normale e pagare per giocare in rete puo’ essere un modello vincente se il gioco stesso e’ in grado di creare “Social”.

Infine lo spot targhetizzato che faccia diminuire il costo per l’utente e’ un’altra svolta, ad oggi ancora assente ad esempio nel colosso WoW.

Ma che strano… Spot Targhetizzato per gli utenti? La pubblicita’ che guardata ti fa diminuire il costo del servizio? L’uso gratuito, ma poi mi paghi tutti gli altri servizi? Sicuro che stiamo parlando di … VIDEOGAMES? Perche’ non mi sembra lontanto dai modelli dei nostri amici Google e Yahoo, anzi, sono cosi’ simili che quella Adscape Media di cui vi dicevo, be’ l’anno scorso e’ stata comprata da… indovinate un po’ … Google.

Guarda la discussione su Spore.
Vai al gioco Battlefield Heroes.

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